domenica 30 settembre 2012

Breve racconto per la nascita di una nuova Saletta del Messaggio

In quell'epoca tutto era organizzato affinchè gli esseri umani fossero sempre impegnati. Prima si era tentato con la televisione e il calcio, in seguito, con le nuove tecnologie digitali, si predispose ogni possibile applicazione per i computer cellulari, palmari e portatili elaborati dalla Grande Mela Morsicata. In questo modo l'essere umano non avrebbe avuto tempo per domande oziose del tipo: chi sono? dove vado? Tutto il tempo libero dal lavoro sarebbe stato ben impiegato nel discutere della nuova App o nel conoscere ogni spostamento fisico e mentale delle persone conosciute e non, ovviamente grazie a nuove meravigliose Apps.

Fu allora che un gruppo di strani Esseri decise di creare alcuni spazi inconsueti per l’epoca: erano stanze bianche e piuttosto spoglie, comunque piacevoli e accoglienti, senza immagini attrattive, senza musica al massimo volume, dove non potevi trovare alcolici, però sempre un thè o un caffè. In questi spazi, spegnendo a volta i cellulari e scollegandosi dalla rete informatica per alcune ore, si poteva ricominciare a guardare in faccia le persone invece dei monitor, a parlare e meditare insieme, a porsi domande veramente inappropriate e inconcludenti: chi sono? dove vado?

Fu allora che cominciò a nascere qualcosa di nuovo nelle grigie città di inizio millennio..fu allora che una luce nuove iniziò lievemente ad illuminare gli spazi delle nostre città: “qualcosa di lieve come un suono lontano, qualcosa di lieve come una brezza mattutina, qualcosa che comincia soavemente” iniziava a farsi strada all’interno dell’essere umano..

Che questa brezza rigenerante possa spazzare la grigia tristezza del mondo che muore, e aprire il campo al sorgere del nuovo Essere Umano.

Tommaso, 30 settembre 2012

giovedì 20 settembre 2012

Una búsqueda de sentido

"Precisiamo di quale senso stiamo parlando. Questo non si riferisce ai sensi attraverso i quali percepiamo il mondo che ci circonda, e neanche al senso che prende qualcosa che si muove, parliamo del proposito, per così dire, che ha tutto ciò che esiste, del proposito e possibilmente del piano dentro il quale vibra ed evolve tutto ciò che esiste e per tanto noi stessi." Silo (1972)