mercoledì 18 dicembre 2013

Dicembre 2013

venerdì 20 - ore 20.30
Cena alla Saletta Navigli

sabato 21 - Parco di Studio e Riflessione Casa Giorgi
Seminario sui Principi di Azione Valida

domenica 22 - Parco di Studio e Riflessione Casa Giorgi
Incontro Stagionale


Incontri settimanali:

- martedì, ore 19.30
- mercoledì, ore 19
- giovedì, ore 19.30

martedì 26 novembre 2013

"A te, fratello del futuro" di Alain Ducq


Alain con Monika S.
Sei tu che dai senso alla mia esistenza, tu che mi dai ispirazione. Ed è grazie al Messaggio di Silo che si è chiarito il mio futuro e che posso percepirti. Poiché all’epoca in cui è nato il Messaggio di Silo il futuro sembrava essere scomparso e il presente si era trasformato in una lunga notte. Molti non credevano nella tua venuta.

Permettimi di dare una testimonianza semplice e di cuore di come il Messaggio di Silo ha trasformato la mia vita.

Il Messaggio di Silo si è insinuato così soavemente nella mia vita, che all’inizio non l’ho riconosciuto. Pensavo che tutto questo già lo conoscessi. Certo, avevo avuto esperienze profonde durante le cerimonie con Silo, ma lo attribuivo alla presenza di Silo più che al suo Messaggio. Non avevo difficoltà a vedere il Sacro in lui, ma non lo potevo vedere in me. Il Messaggio di Silo mi ha portato precisamente a trovare il Sacro in me stesso, a trovare la luce nel mio cuore.

Il Messaggio di Silo ha un’infinità di sfaccettature, di porte di ingresso a esperienze profonde, ma ne evocherò due che per me sono state le più importanti. Si tratta della Richiesta e della cerimonia di Benessere.

La richiesta

Se c’è qualcosa che posso testimoniare è che il “regalo”[1] di Silo permette di trasformare qualunque situazione difficile. Anche dai peggiori stati interni la richiesta viene ascoltata purché venga da una profonda necessità. Affermo che questo è valido per tutti gli esseri umani di qualunque epoca. Ogni essere umano che di fronte alla malattia o alla sofferenza di un essere molto amato lancia un clamore che risuona nella parte più profonda dello spazio interno, trova una risposta.

La richiesta è la cosa più accessibile che Silo ci ha lasciato ed è forse per questo che mi ha accompagnato fino ad ora. Ma il fatto che sia semplice non vuol dire che non sia profonda. Al contrario, la richiesta ci può condurre a prendere “contatto con il Profondo della mente umana, una profondità insondabile in cui lo spazio è infinito ed il tempo eterno”.

In genere, dopo aver fatto una richiesta ne esco talmente bene che l’unica cosa che ho voglia di fare è ringraziare. E’ per questo che per me la richiesta e il ringraziamento sono uniti, come se si trattasse di uno stesso spazio interno. E’ lo spazio delle richieste e dei ringraziamenti, uno spazio in cui uno si sente bene. Posso stare anche in mezzo al mondo giacché la richiesta e il ringraziamento si possono fare ovunque e in ogni momento. Allora mi sento vicino agli altri e nello stesso tempo mi sento accompagnato dall’interno da una presenza protettrice. Questa atmosfera interna tende a debordare verso gli altri, verso il mondo e mi sorprendo a chiedere anche per sconosciuti che incrocio. C’è una forza affettiva che cresce dall’interno, una specie di calore vivificante che sento nel petto, come se il cuore avesse ali, si sentisse leggero e attratto dall’altro, con l’aspirazione a trasmettergli benessere.

La cerimonia di benessere [2]

Questa cerimonia è un mistero per me. Partecipare ad una cerimonia di benessere è entrare nello spazio dell’affetto puro. E’ un incontro tra gli altri partecipanti e i tuoi esseri cari. Quando ognuno li evoca, il sentimento di affetto si eleva. Tutto si unifica, si riconcilia. I legami che ci uniscono a loro sono sacri, atemporali e sono una via d’entrata alle profondità della coscienza. La seconda parte della cerimonia dà la possibilità di sperimentare che non c’è separazione tra questo mondo e gli altri spazi, gli altri tempi.

Alla fine della cerimonia ci sentiamo uniti, immersi in questa corrente di benessere, circondati da un silenzio riconfortante e con il cuore pieno. E’ una porta aperta all’esperienza dell’amore, della pace e della calda allegria. E’ un’entrata agli spazi sacri.

Con il passare del tempo mi sono reso conto fino a che punto questa atmosfera affettiva che ci unisce alla fine della cerimonia è sacra. Ci permette di entrare in un mondo di significati profondi, di captare quell’Intenzione che si manifesta attraverso tutto ciò che vive. “In me un’Intenzione profonda si serve di questo mondo e di questa vita per catapultarmi verso l’Infinito”. La percepisco come una sostanza che unisce tutti gli esseri.

Sta in tutti noi, questa luce sta in tutti. E’ la “rivelazione a cui giunge chi medita in umile ricerca[3]. Da allora sono convinto che la trasformazione del mondo non verrà da altro luogo se non dal nostro cuore, da questa sostanza che produce l’unità interna e l’unità tra gli esseri.

L’unità interna e l’unità tra gli esseri

L’unità interna è una sostanza che generiamo e che risveglia il suo consimile negli altri. Questa sostanza che è viva è un Se stesso più profondo, Ha un Proposito che è fuori di questo mondo e tende a proiettarsi per produrre l’Unità tra gli umani. L’altro mi ispira poiché riconosco il divino in lui. L’”io” perde importanza, tende a dissolversi nel “noi”. Rimango semplicemente disponibile, trasparente, abbandonandomi a questa atmosfera.

Dato che gli atti unitivi si accumulano e sospingono alla loro ripetizione, mi sento a volte come una forza della natura che nulla può fermare. “Come posso esprimere l’infinita Bontà del Profondo se non attraverso del noi?” E’ come un registro che ci supera, sta in me e nell’altro (o gli altri), cerca di nuovo di unirsi e di rivivere. Ho l’intuizione che questa unità non ha conseguenze solo in questo mondo, ma anche oltre questo mondo, come se fosse l’alimento di altri mondi, come se alimentasse un Centro.

Il Centro

Quello del Messaggio è un filo invisibile, etereo ma solido, che vive in me e che mi guida da dentro. E’ un luogo interno determinato, per collocarsi nel quale bisogna abbandonarsi. Dà la sensazione che i piedi non tocchino il suolo, ma che siamo trascinati da una corrente. E questo cambia tutto, anche la relazione con l’altro. E’ come se le pareti che mi separano dall’altro svanissero e gli spazi si mescolassero. Non siamo separati.

Il fatto di non forzare, di lasciarsi andare, di smettere di cercare di controllare, fa perdere la sensazione cenestesica abituale di se stessi. Normalmente il mio punto d’appoggio era un corpo pieno di tensioni, come un castello fortificato. Lì il centro è impercettibile, ma io so che sta lì, è come una Presenza. La mia vita ha un centro di gravità che non sta quì, poiché non sono di quì.

I messaggeri

Condividono uno spazio comune fuori dal tempo e vibrano come se fossero un solo corpo. Attraversano gli spazi in un razzo di fuoco il cui propulsore è un Proposito universale Si alimentano delle loro reciproche esperienze e si fanno visita nei loro sogni. Sono come una calamita, che attrae i cuori che ne hanno bisogno, al Messaggio di Silo:

·         Un corteo di Allegria e di colori
·         Un brulicare di energia e di luce
·         Un calore tranquillizzante
·         L’irruzione della Bellezza
·         Il fulmine del Senso
·         Il sollievo dei cuori e la loro elevazione
·         La benevolenza

Durante le cerimonie di uffizio e imposizione, a volte si trasformano in fulmini e nel mezzo di esplosioni di tuoni, proiettano l’energia per il tuo arrivo, tu, l’essere umano del futuro. E a volte quando la nostra unione è molto forte, ci è sembrato di aver sfiorato quel futuro da dove vieni. Quel futuro già insinuato nel mito che si sta formando dalla venuta di Silo.

Silo

“Il tuo occultamento da questo mondo
Ha incendiato i nostri cuori
Che ti cercano nel loro interno.

Tu ci avevi preparato durante tutta una vita,
Per questo momento.

Tu ci avevi cotto nel tuo forno,
Impastando, modellando pazientemente,

E all’improvviso hai aumentato la temperatura
In un modo inimmaginabile

Poi te ne vai, più e più lontano, più e più Profondo,
Cavalcando le stelle.

E questo nuovo essere che fai nascere in noi,
Comincia a rivelarsi e a prendere Forza,
Ad imparare a camminare,
a rivelare i suoi poteri.

Hai fatto nascere un nuovo essere umano,
Quando hai visto che era nato,
Te ne sei andato generosamente per lascirgli compiere il suo Destino.

Non esistono parole che esprimano
Il profondo ringraziamento che vogliamo farti arrivare,
Ogni giorno,
Dalla nostra nascita.”

Fratello mio

Sicuramente il mio modo di vedere le cose ti sembrerà strano.
Tu che abiti in galassie lontane
Tu che hai vinto il dolore e la sofferenza
Tu che sin dalla tua nascita sei immortale
Tu che sai che l’altro è divino

Ma sono sicuro che mi guardi con grande compassione, dato che credo di aver sentito il soave calore del tuo sguardo pieno di compassione su di me e mi sono sentito amato. Sicuramente nel Profondo ci siamo incontrati.  

(traduzione di Loredana Cici)




[1] « In qualche momento del giorno o della notte, aspira una boccata d’aria e immagina di portare quest’aria al tuo cuore. Allora, chiedi con forza per te e per gli essereri a te più cari.Chiedi con forza di allontanarti da tutto ciò che ti porta contraddizione, chiedi che la tua vita abbia unità. Non destinare molto tempo a questa breve orazione, a questa breve richiesta, perché sarà sufficiente che tu interrompa per un istante quello che sta succedendo nella tua vita perché nel contatto con la tua interiorità si rischiarino i tuoi sentimenti e le tue idee.» Silo  - Inaugurazione della Sala del Sudamérica 7 maggio 2007

[2] Vedi nel Messaggio di Silo


[3] Messaggio di Silo

martedì 5 novembre 2013

Novembre 2013

venerdì 29 - ore 20.30
Cena alla Saletta del Messaggio Navigli

sabato 30 e domenica 1 - Parco di Studio e Riflessione Casa Giorgi
Seminario sulle Esperienze del Senso


Il calendario degli incontri settimanali alla Saletta Navigli:

- martedì, ore 19.30
- mercoledì, ore 21.30
- giovedì, ore 19.30

mercoledì 16 ottobre 2013

Silo - Sulla bontà

estratto da una Charla con i Messaggeri (Bomarzo, 3 settembre 2005)

Silo: E sulla bontà, cosa posso dirti della bontà? Che si sperimenta come una riconciliazione di uno con sé stesso, anche se si riferisce agli altri. Così come si sperimenta l’odio, l’opposto della riconciliazione, della bontà. L’odio ti porta ad una tensione tale che esige una catarsi, una tensione insopportabile, dove non sopporti l’altro, dove vuoi fare sparire l’altro. Nella bontà si amplia l’altro e ti riconosci in lui e questo ti riconcilia. E questo è un registro unitivo. L’altro caso è un registro di dissoluzione, di disintegrazione. E quando succede questo, lo ricordi come qualcosa di disintegratore, come qualcosa di male che ti è successo. E quando succede l’altra cosa, quando ricordi un atto di bontà che hai fatto, lo riporti alla memoria e ti serve oggi. Questo è ciò che hai bisogno di ricordare, le cose buone che hai fatto, e questo è ciò che ti invita a fare cose buone nel futuro. Se c’è un’anima, quest’anima lavorerebbe con forze, con forze che vanno producendo una certa unità o forze che si contrappongono, che si oppongono tra di loro. Perché bisognerebbe continuare questa anima, per sentire sempre questa sofferenza, questa opposizione? Meglio che scompaia! (risate) Se quest’anima esiste vorremmo che quest’anima fosse unitiva, che avesse un centro verso il quale tutto converge e tutto si armonizza in questo centro. E vorremmo che questo vada crescendo. Aspiriamo ad un’anima in crescita e non ad un’anima statica, fissa come una fotografia, che vive in una stanza particolare, in un salone. Dovrebbe essere un’anima che si amplia.
Nel medioevo parlarono dell’anima del mondo. Un’anima più in là dell’individuale, del personale, però che permetteva che le cose funzionassero. Negli animali e nelle persone, in quell’epoca si credeva che esistesse un’anima nelle persone e negli animali. Era ciò che anima-va gli anima-li. Era questo principio che dava movimento. E da questa anima pensavano che in qualche momento si producesse un nuovo principio che già non era semplicemente l’anima. Era più simile ad un soffio, ad uno spirito, qualcosa che si sentiva dentro nel cuore, nei polmoni, era qualcosa come di respiratorio, un pneuma come nei pneumatici (risate) che ha dell’aria dentro. Così si sentiva in quell’epoca lo spirito, come un principio diverso dall’anima e questo spirito non era lì da sempre, si creava, si andava generando con quello che si faceva, perché tu stavi nel mondo con il tuo corpo e facevi cose con il tuo corpo, non solo sussistevi, non solo mangiavi cose, compiendo con le tue necessità, ma anche avevi aspirazioni, avevi tendenze verso il futuro per vedere quali cose riuscivi a raggiungere e lo facevi con persone in un mondo di persone. Ti relazionavi con le persone in modo unitivo o contradittorio. E quando ti relazionavi con le persone in modo contradittorio nello stesso tempo creavi contradizioni dentro di te, e così non potevi volare verso lo spirito, non potevi costruirlo, ti mancava unità. E per ottenere questa unità avevi bisogno di atti di bontà. Questo credevano gli antichi.

Domanda: E cosa crediamo noi adesso?

Silo: Noi non sappiamo mai bene come sono le cose, quindi ci sforziamo di capirle. Perché tutto va cambiando molto rapidamente. La domanda dovrebbe essere che cosa crederemo domani e che cosa andremo a credere passato domani, perchè ciò che crediamo oggi non è in nessun modo garanzia per il futuro. E le cose che oggi si credono o non si credono cambiano, vanno a cambiare molto rapidamente. Molta gente comincerà a credere cose che oggi non crede, che non si immagina. Molta gente che crede che il mondo è in un modo determinato vedrà molto velocemente come ciò che crede cambia. Per questo ciò che noi crediamo oggi va bene, però soprattutto in che strada andiamo, in che direzione, che cosa crederemo. È la nostra direzione mentale ciò che entra in gioco in queste cose. Andremo a dare unità alla nostra mente, alle nostre azioni, o andremo dissolvedo la nostra unità, aumentando la nostra carica di contradizioni o porremo tutto il nostro sforzo per dare direzione verso la vita. Questo è ciò che posso commentare per quello che penso. Sull’amore, l’amore per le persone, l’amore per l’umanità, sulla bontà, su ciò che è in movimento, sia ciò che vedo o sia tutto ciò che vedo che però non è ancora qui, ma è in un lungo processo verso il futuro.
Bene, stiamo bene. Se l’amore si sente, meglio! E se si sente l’amore per l’umanità, anche se un debole affetto, stiamo in cammino (risate) un affetto minimo per l’umanità, quanto c’è bisogno di questo! Però in una persona, in un’altra e in un’altra, e in tutte le persone, un minimo affetto per l’umanità, pare che non ci sia questo oggi. Senza dubbio la storia è lunga, ossia inizierà a sorgere l’affetto per gli altri. Non importa le cose che succedono, il tema è come possiamo spostare le pietre che ci sono nel cammino. Questo!

Traduzione di Tommaso C.

mercoledì 4 settembre 2013

Settembre 2013

venerdì 20 - ore 20.30
Cena alla Saletta del Messaggio Navigli

sabato 21 - Parco di Studio e Riflessione Casa Giorgi
Seminario del Messaggio
Il calendario degli incontri settimanali alla Saletta Navigli:

- martedì, ore 19.30
- mercoledì, ore 21.30
- giovedì, ore 19.30

mercoledì 24 luglio 2013

Messaggeri di Silo si Oppongono agli F35


Il 23 luglio 2013, in via mercanti a Milano messaggeri delle Salette dei Navigli e Breda, manifestano il loro dissenso sulla violenza della scelta di acquistare gli F35, cacciabombardieri con la possibilità di essere armati con testate nucleari

martedì 9 luglio 2013

Calendario Luglio

sabato 13 - Parco di Studio e Riflessione Casa Giorgi
Seminario sugli Aforismi

venerdì 26 - ore 20.30
Cena alla Saletta del Messaggio Navigli
Il calendario degli incontri settimanali alla Saletta Navigli:

- martedì, ore 21 - Comunità Navigli Uno
- giovedì, ore 19.30 - Comunità Navigli Due
- giovedì, ore 21.30 - Comunità Navigli Quattro

mercoledì 19 giugno 2013

Calendario Giugno

sabato 22 - Parco di Studio e Riflessione Casa Giorgi
Seminario sulla Forza
venerdì 28 - ore 20.30
Cena alla Saletta del Messaggio Navigli




















Il calendario degli incontri settimanali alla Saletta Navigli:

- martedì, ore 21 - Comunità Navigli Uno
- mercoledì, ore 18.30 - Comunità Navigli Tre
- giovedì, ore 19.30 - Comunità Navigli Due
- giovedì, ore 21.30 - Comunità Navigli Quattro

lunedì 27 maggio 2013

Esperienza di riconciliazione

Esperienza spirituale profonda di riconciliazione con i genitori
Incontro con Alexandre Sammogini


domenica 21 aprile 2013

La rappresentatività politica

"Per quanto riguarda la rappresentatività, c’è da dire che all’epoca in cui fu introdotto il suffragio universale, si pensava che ci fosse un solo atto, per così dire, tra l’elezione dei rappresentanti del popolo e la conclusione del loro mandato. Ma, con il passare del tempo, si è visto chiaramente che oltre a questo primo atto con il quale i molti scelgono i pochi, ne esiste un secondo con il quale questi pochi tradiscono i molti, facendosi portatori di interessi estranei al mandato ricevuto. E questo male si trova ormai in incubazione nei partiti politici che sono ridotti a dei puri vertici separati dalle necessità del popolo. Ormai, all’interno della macchina dei partiti, i grandi interessi finanziano i candidati e dettano la politica che questi dovranno portare avanti. Tutto ciò evidenzia una profonda crisi nel concetto e nell’espressione pratica della rappresentatività.
Gli umanisti lottano per trasformare la pratica della rappresentatività dando la massima importanza alle consultazioni popolari, ai referendum, all’elezione diretta dei candidati. [...] Oltre a questo dovranno essere emanate leggi sulla responsabilità politica in base alle quali quanti non manterranno le promesse fatte agli elettori rischieranno l’interdizione, la destituzione od il giudizio politico."
Silo, Lettere ai miei amici (1993)

giovedì 7 marzo 2013

Calendario Marzo

venerdì 22 - ore 20.30
Cena alla Saletta del Messaggio Navigli

domenica 24 marzo - Parco di Studio e Riflessione Casa Giorgi
Incontro Stagionale

Il calendario degli incontri settimanali alla Saletta Navigli:

- martedì, ore 21 - Comunità Navigli Uno
- mercoledì, ore 18.30 - Comunità Navigli Tre
- giovedì, ore 19.30 - Comunità Navigli Due
- giovedì, ore 21.30 - Comunità Navigli Quattro

lunedì 18 febbraio 2013

L'essere umano come valore massimo


"Consideriamo l’essere umano come valore massimo al di sopra del denaro, dello Stato, della religione, dei modelli e dei sistemi sociali.
Diamo impulso alla libertà di pensiero.
Propugnamo l’uguaglianza di diritti e l’uguaglianza di opportunità per tutti gli esseri umani.
Riconosciamo e incoraggiamo la diversità di costumi e di culture.
Ci opponiamo ad ogni discriminazione.
Consacriamo la giusta resistenza ad ogni forma di violenza fisica, economica, razziale, religiosa, sessuale, psicologica e morale."


tratto dal Riconoscimento, Il Messaggio di Silo

mercoledì 6 febbraio 2013

Calendario febbraio-marzo 2013

venerdì 15 - ore 20.30
Cena alla Saletta del Messaggio Navigli

domenica 3 marzo - Parco di Studio e Riflessione Casa Giorgi
Seminario sulla Regola d’Oro e le azioni trasformatrici

Il calendario degli incontri settimanali alla Saletta Navigli:

- martedì, ore 21 - Comunità Navigli Uno
- mercoledì, ore 18.30 - Comunità Navigli Tre
- giovedì, ore 19.30 - Comunità Navigli Due
- giovedì, ore 21.30 - Comunità Navigli Quattro

Il cielo di Punta de Vacas

martedì 8 gennaio 2013

Inaugurazione Saletta Navigli


Video dell'inaugurazione della Saletta del Messaggio di Silo Navigli (22/12/2012)