mercoledì 29 giugno 2016

IL NON-SENSO

(Foto Ben Heine)

Scoprii, nel corso di molti giorni, questo grande paradosso: coloro che portavano il fallimento nel cuore poterono cogliere la vittoria finale; coloro che si sentivano trionfatori, si fermarono lungo il cammino come vegetali dalla vita opaca e scialba. Nel corso di molti giorni, io arrivai alla luce dalle tenebre più oscure, guidato non dall'insegnamento, ma dalla meditazione.

Così mi dissi il primo giorno:

1. Non c'è senso nella vita se tutto finisce con la morte.
2. Ogni giustificazione che diamo alle azioni, siano esse disprezzabili o eccellenti, è sempre un nuovo sogno che lascia il vuoto davanti a sé.
3. Dio è qualcosa di non certo.
4. La fede è mutevole quanto la ragione e il sogno.
5. "Ciò che si deve fare" può essere totalmente messo in discussione e niente sostiene definitivamente le spiegazioni date.
6. "La responsabilità" di chi si impegna per qualcosa non è maggiore di quella di chi non si impegna affatto.
7. Mi muovo secondo i miei interessi, e ciò non mi rende un codardo, ma neanche un eroe.
8. "I miei interessi" non giustificano né squalificano nulla.
9. "Le mie ragioni" non sono migliori né peggiori delle ragioni altrui.
10. La crudeltà mi fa orrore, ma non per questo è in se stessa migliore o peggiore della bontà.
11. Ciò che viene detto oggi, da me o da qualcun altro, non è valido domani.
12. Morire non è meglio di vivere o di non essere nato, ma non è neppure peggio.
13. Scoprii, non per mezzo dell'insegnamento, ma attraverso l'esperienza e la meditazione, che non c'è senso nella vita se tutto finisce con la morte.

tratto da Il Messaggio di Silo, capitolo 3